Sono zombie e non lo sanno

La Nuova Sardegna 20/01/1994

 

Caro Soddu,
leggo di una tua iniziativa di verifica politica in sede regionale e di alcune dichiarazioni, a te attribuite, in ordine ad una possibile crisi.
Credo giusto esprimerti alcune schematiche riflessioni, confidando nella tua antica disponibilità al confronto.

1) Lo sfascio della nostra economia e il crescente malessere sociale segnalano in modo acuto il bisogno di governo: e questo non è compatibile con alcuna soluzione di continuo.

2) La Giunta di programma ha di fronte difficoltà enormi: non tutti potranno essere superati pur in presenza di un impegno corale.
E’ facile registrare che, allo stato, non tutti sono impegnati nel difficile esercizio: molti o per incapacità o per vanità privilegiano il dire al fare.
Tuttavia, al di là dell’equipaggio – che può essere rimaneggiato, se questo serve alla causa – la rotta politica di questo scorcio di legislatura non dovrebbe essere modificata: più che un atto politico, sarebbe un atto di pirateria.

3) La D.C. ha concorso a formare questa Giunta e questa coalizione con l’obiettivo esplicito di privilegiare l’emergenza rispetto ai propri calcoli.
L’emergenza c’è ancora, forse più acuta, non so quale calcolo porterebbe la DC a privilegiare l’opposizione (forse qualcuno pensa di sottrarsi al giudizio di una responsabilità che – nel bene e nel male – non è breve?), ma sarebbe comunque un tradimento dell’impegno preso.

4) Mi sembra poco convincente il rilievo mosso al Presidente per una sua vitalità nel dibattito dei partiti.
Cabras non è un marziano, vive come tutti noi le contraddizioni di una stagione di crisi della politica e le vive dentro un partito che forse più di tutti ha subito in questo periodo traumi e divisioni nella dirigenza nazionale. Sarebbe sorprendente che non si ponesse il problema di dare vita ad un nuovo soggetto politico: chi legge questo come riproposizione di una Giunta di sinistra dimostra una imperdonabile ottusità.
Non so prevedere cosa accadrà nei prossimi dieci mesi in Italia e in Sardegna: ma trovo non ragionevole associare gli esiti del dibattito politico dentro e fra i partiti (vecchi e nuovi) con la partecipazione al governo della Sardegna in un momento di emergenza sociale gravissimo.

5) Conclusivamente, troverei inaccettabile se il responsabile del mio partito scegliesse una strada di conflittualità inutile e gratuita solo per soddisfare impulsi fin troppo scontati di alcune maschere conosciute che si agitano nei corridoi del Parlamento e del Consiglio regionale come se fossero più giovani di vent’anni: sono zombie e non lo sanno.

Con amicizia

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