1. Decreto legge “Salvaretequattro”

Camera dei Deputati, 18 febbraio 2004

 

Ieri, il Presidente del Consiglio Berlusconi ha detto che gli italiani capiscono quello che il Governo sta facendo. È vero, il Governo nella sua immensa generosità aiuta gli italiani, aiuta le imprese, favorisce la ricchezza di tutti i cittadini.
Ad esempio, oggi l’esecutivo sta facendo uno splendido regalo ad un imprenditore italiano: 160 milioni di euro, distribuiti in 5 mesi, di introiti pubblicitari, che sembravano davvero a rischio. Il Governo ha risolto il problema con efficienza e senza inutili lungaggini parlamentari. Come diceva prima Berlusconi: già fatto!

Dunque, vogliamo esprimere gratitudine al Presidente del Consiglio che, attraverso questa forma di legislazione abbreviata, fa risparmiare tempo al Parlamento che ha tanto da fare, fa risparmiare pericolose tentazioni ai deputati della maggioranza che potevano essere indotti in errore, fa risparmiare fiato ai deputati dell’opposizione, che scambiano il Parlamento per un luogo in cui si può parlare. Insomma, un bel risparmio: complimenti, Presidente!

A questo punto, vorremmo appellarci al Presidente del Consiglio affinché, nella sua infinita generosità, trovi il modo di fare ancora di più. Ad esempio, il senso del mio ordine del giorno era quello di sollecitare il Governo a realizzare qualcosa di buono per la mia regione, la Sardegna.

È vero, il Presidente ama la Sardegna, ci trascorre molti fine settimana nelle sue residenze; addirittura, qualche volta trasforma le sue case sarde nella Camp David italiana. Non solo, ci risulta che abbia già una bella idea in campo, un grosso progetto, un vero regalo, da realizzare attraverso l’iniziativa di un noto imprenditore turistico – che ha lo stesso cognome del Presidente -, che ha previsto un investimento di molti milioni di metri cubi di cemento sulle coste di Olbia. Proprio un bel favore per l’isola!

Vorremmo chiedere ancora di più – ci perdonerà la sfrontatezza; questo era il senso del mio ordine del giorno -, in particolare pensavamo – pretesa ardita – che sarebbe stato possibile realizzare le infrastrutture necessarie per la ricezione del digitale terrestre, in maniera da consentire ai sardi di godere delle stesse opportunità degli altri italiani. Comprendiamo che, così facendo, si rischierebbe di assecondare gli indirizzi del Capo dello Stato in favore del pluralismo, di osservare addirittura le prescrizioni della Corte costituzionale che, com’è noto e come ieri ci ha ricordato il Presidente, è un organismo di parte contaminato dai comunisti! Forse è per questo che il Governo non ha accettato il mio ordine del giorno.

Tuttavia, suggerisco al Presidente del Consiglio e al Governo di svolgere un supplemento di riflessione, in quanto può darsi che qualcosa si possa trovare per adeguare l’interesse generale a quello privato. Noi confidiamo davvero nelle risorse del nostro Presidente, unto dal Signore e sublimato dal conflitto di interessi.

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