Soro (PD): Ora va respinto l’attacco alla costituzione

AGL Gruppo L’Espresso, 11/02/2009

 

Cos’è rimasto dopo giorni di parole grosse, strappi e tensioni sul terreno dei rapporti istituzionali dopo la vicenda di Eluana? Il presidente dei deputati del Pd, Antonello Soro non ha dubbi: quella inferta da Berlusconi è stata «una ferita grave, provocata in modo deliberato».
A cosa si riferisce?
«Le cose dette e poi smentite dal presidente del Consiglio non cancellano l’insofferenza per le regole, per la Costituzione, per gli equilibri del nostro sistema politico-istituzionale. Sono certo che nel corpo della nostra società esistono anticorpi forti nei confronti di queste pulsioni, ma l’offensiva mediatica di questi giorni potrebbe queste difese».

Perché sottolinea che l’attacco dl Berlusconi a Napolitano è stato «deliberato»?
«Quando viene data pubblicità a una lettera del capo dello Stato e poi si procede a fare un decreto in senso contrario, si cerca deliberatamente il conflitto. Solo l’autorevolezza e il grande consenso trasversale di cui gode Napolitano ha permesso di tenere circoscritta questa vicenda. Ma l’offensiva non è archiviata».

Inevitabile chiedersi: Perchè?
«Non lo so. Certo è strano che, in una fase della storia così delicata, chi guida il governo invece di cercare la coesione punti a]la divisione del Paese. Dà il senso di una discreta irresponsabilità del presidente del Consiglio. Di un fastidio per la Costituzione, per la pluralità dei poteri che contiene. C’è una pulsione al dominio che non è neanche nascosta».

Sta dicendo che Berlusconi accarezza la tentazione di una «spallata» politico-istituzionale?
«La spallata no, ma c’è sicuramente insofferenza per l’attuale equilibrio politico e istituzionale».

Cosa resta invece dopo le divisioni fra laici e cattolici dentro al Pd?
«Proprio la marginalità delle posizioni diverse di questa mattina testimonia che è stato utile tutto il lavoro fatto in questi mesi. La mozione che ha raccolto il consenso di tutto il gruppo è firmata dal senatore Daniele Bosone, cattolico impegnato e medico».

Domenica si vota in Sardegna. Sarà anche un primo test per capire che strascichi ha lasciato la vicenda di Eluana?
«Non credo. Berlusconi per settimane ha lasciato il suo posto a Roma per fare campagna elettorale in Sardegna e far credere che si dovrà scegliere fra lui e Soru. Ma non è così. Domenica si vota per il governo della Sardegna».

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