Cronologia

a cura di Michele Del Bene

2006
10 aprile
Il centrosinistra vince le elezioni politiche. Il dopo voto è caratterizzato da polemiche sulla lentezza nella diffusione dei dai e da incertezza sull’esito del risultato. Dopo ripetuti rinvii, a tarda notte Prodi e Fassino annunciano la vittoria. Gli elettori di centrosinistra danno vita a una festa in piazza Santi Apostoli.

12 aprile
Berlusconi accusa il centrosinistra di brogli e chiede il controllo dei verbali e delle schede dichiarate nulle.

19 aprile
La Corte di Cassazione conferma la vittoria dell’Unione alla Camera con una scarto di 24.755 voti.

29 aprile
Il nuovo presidente del Senato e Franco Marini, alla camera viene eletto Fausto Bertinotti.

10 maggio
Al quarto scrutinio Giorgio Napolitano è eletto presidente della Repubblica (a parte la Lega Nord, che vota Bossi, la CDL – con poche eccezioni – opta per la scheda bianca)

16 maggio
Il presidente della Repubblica affida a Romano Prodi l’incarico di formare il governo.

17 maggio
Nasce il secondo governo guidato da Romano Prodi. La compagine governativa è composta da 26 ministri, 10 viceministri e 66 sottosegretari.

19 maggio
Il Senato vota la fiducia al governo. Contestazioni del centrodestra nei confronti dei senatori a vita.

22 maggio
Il segretario dei DS Piero Fassino, intervistato da Lucia Annunziata, rilancia lo strumento delle primarie per stabilire la leadership del futuro PD. Frena invece Francesco Rutelli. Per il presidente della Margherita <<il leader c’è già, è Romano Prodi che ha già vinto le primarie>>.

23 maggio
La Camera concede la fiducia al governo.

28 maggio
In un’intervista alla <<Faz>> tedesca, Massimo D’Alema annuncia che <<il PD nascerà nella primavera 2007 e il leader sarà Prodi>>.

5 giugno
Al “conclave” di San Martino in Campo, Prodi invita i ministri a compiere tagli su scorte e staff.

11 giugno
Francesco Rutelli, all’Assemblea federale della Margherita, mette in guardia dalle <<corse contro il tempo>>. <<Non c’è fretta>>, aggiunge il vicepremier.

25 giugno
Si riunisce il coordinamento dell’Ulivo, la cabina di regia formata da Prodi e dai dirigenti di DS e Margherita con l’obiettivo di dare vita al Partito Democratico. Fassino propone una federazione di forze riformiste per evitare una rottura traumatica interna alla Quercia. Ma secondo Franceschini <<la forma federativa non va>>. Al coordinatore dell’esecutivo della Margherita Antonello Soro, a quello della segreteria DS Maurizio Migliavacca e al deputato ulivista Mario Barbi viene dato il compito di condurre la fase costituente.

26 giugno
Vittoria del “no”, con 61,7 per cento, al referendum che modifica la riforma della Costituzione voluta dal centrodestra.

29 giugno
Davanti all’esecutivo di AN Fini afferma che, dopo il referendum, <<la CDL come l’abbiamo conosciuta finora è da considerarsi una esperienza conclusa>>.

1 luglio
Alla riunione del “Correntone”, Mussi dichiara la propria contrarietà al Partito Democratico e chiede la convocazione del congresso dei DS in autunno.

2 luglio
Fassino risponde a Mussi: il congresso si terrà nel 2007.

7 luglio
Il governo approva il DPEF. Il ministro per la Solidarietà Sociale Paolo Ferrero (RC) non vota.

9 luglio
Walter Veltroni, in un forum sull'<<Unità>>, illustra la sua idea del nuovo soggetto politico: <<Il Partito Democratico non deve essere la somma di DS e Margherita, ma una forza che abbia l’ambizione di essere maggioritaria nel paese>>. E aggiunge: <<Tutti dicono che c’è questa esigenza, ma la sua traduzione in atti è molto scarsa>>.

19 luglio
Alla Camera viene approvata la missione in Afghanistan. I voti favorevoli sono 549, i contrari 4 (tutti deputati di RC). CDL compatta a favore del provvedimento.

24 luglio Vertice a Santi Aspostoli

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