POSSIAMO DIRCI ANCORA LIBERI NELLA SOCIETÀ DIGITALE?

Ciascuno di noi è sempre più insidiato da forme di controllo sottili, pervasive e capaci di annullare ogni possibilità per l’individuo di costruirsi liberamente.

Le nuove tecnologie, pur offrendoci straordinarie potenzialità, rischiano di imporci nuove schiavitù se non riusciamo a proteggere, con i nostri dati, noi stessi e la nostra libertà. Dal giornalismo ai social network, dalla profilazione commerciale alle intercettazioni, dalla trasparenza al diritto all’oblio, questo libro dimostra che nella società digitale noi siamo i nostri dati.

Eppure , “liberi e connessi” non può essere un ossimoro: “dobbiamo coltivare l’ambizione di essere partecipi della piazza globale e, insieme, orgogliosi difensori dei nostri diritti. Della privacy in primo luogo, che è il nuovo nome della “libertà”.

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