Il mio ricordo del professor Giovanni Bonu

Sono sicuro che Nanni apprezzerebbe molto l’accostamento del suo ricordo ad un momento formativo: il desiderio di trasferire il sapere, di coniugare studio e pratica medica sono la cifra che meglio di ogni altra lo possono definire.
Apprezzerebbe di meno,schivo e modesto com’era, la retorica delle commemorazioni. Cercherò pertanto di evitarla.

Era nato a Bono nel 1927. La sua prima infanzia ,segnata dalla perdita del padre e da un rapporto strettissimo con la madre,si svolge a Esterzili, dove questa era stata costretta a trasferirsi come maestra. Poi tra Bono e Sassari prosegue i suoi studi, distinguendosi per profitto. In quegli anni conosce Carlo Carreto, direttore didattico trasferito a Bono dal regime fascista e destinato a diventare, nel dopoguerra, una delle più importanti personalità della cultura cattolica italiana. Ne rimane affascinato e ne segue con entusiasmo insegnamento e indirizzi.
Credo che affondi in quella stagione e in quella frequentazione la straordinaria ricchezza spirituale e la capacita’ di introspezione della sua personalità.
Negli ultimi anni, dopo una lunga peregrinazione filosofica che attraverso’ i movimenti e la cultura della sinistra anarchica,ritrovo’ -nel suo ritiro di La Maddalena-una intensissima esperienza religiosa.
Dopo il liceo Bonu si iscrive in Medicina a Sassari,laureandosi con il professor Alberto Midana, con il massimo dei voti e lode.
Nel 1952 decide di seguire Midana a Torino,iniziando la carriera universitaria e inaugurando la fase più feconda della sua produzione scientifica,nel segno di un indissolubile sodalizio umano e professionale con Giuseppe Zina.
Oltre cento pubblicazioni sulle più importanti riviste italiane e internazionali di quegli anni proiettarono Nanni Bonu e Beppe Zina nella prima fila dei dermatologi italiani,in un circuito aristocratico ricco di scambi intensissimi con le scuole francesi.
Nasce in quegli anni l’amicizia con Nando Gianotti, il fondatore della moderna dermatologia pediatrica italiana, con Jose Maria Mascaro’ a Barcellona ,in una vasta rete di comunione scientifica e di amicizia personale.
Bonu consegue prima la libera docenza in clinica dermatologica e, successivamente, quella in Dermatologia allergologica e professionale:in questo campo pubblica i suoi lavori più importanti, tanto  da essere definito nella trattatistica internazionale di quegli anni come uno dei pionieri della disciplina.
Nei primi anni 70 lascia l’Università e va a dirigere la divisione ospedaliera di Alessandria. Le ragioni di quella scelta non sono chiare anche se penso di intuire che al fondo ci fu una prova di grande generosità da parte di Nanni.
Nel 77 accetta di trasferirsi a Nuoro. Ha 50 anni. E’una scelta insieme ideologica e di cuore.
Ideologica perché sostenuta dall’idea di ripartire, di costruire ex novo un’ esperienza giovane e dinamica, corrispondente alla sua visione del servizio pubblico, in un ospedale nuovo che proprio in quel tempo veniva inaugurato, con una dotazione organica assolutamente generosa,con ampi spazi per la degenza e per le attività ambulatoriali, con un’equipe da plasmare.
Ma fu soprattutto una decisione generata dal suo amore per la Sardegna :nel suo primo weekend da primario portò sua moglie a conoscere Esterzili!
In pochi anni venne su un reparto con 55 posti letto,servizi di chirurgia e allergologia, foto chemioterapia ,laboratorio microbiologico e sopratutto un ambulatorio clinico che cresceva ogni giorno di più, diventando in qualche modo riferimento territoriale assai più esteso della provincia nuorese.
Si avviò  una proficua collaborazione con i colleghi dell’ università di Sassari ,particolarmente sul terreno dell’ istopatologia  cutanea. Con i colleghi di Sassari era stata progettata e finanziata la formazione di un Dipartimento per lo studio dei tumori cutanei,ma non se ne fece niente per la negligenza colpevole di una burocrazia distratta e indifferente:fu uno delle delusioni più grandi.
Il professor Bonu fu uno straordinario maestro, formò l’equipe secondo le sue aspettative, pretese molto da tutti noi ma non risparmiò mai una sua energia, un momento della sua vita privata. Ci trasferì l’ idea che la nostra è una disciplina di confine e  che quindi un bravo dermatologo deve essere prima di tutto un buon medico, attrezzato per attraversare quel confine con la necessaria competenza,per leggere nella pelle i segni di un organismo  umano nella sua interezza.
Ci trasmise la sua passione per la dermatologia,ci insegno’ il metodo,la curiosità, l’approfondimento critico dei concetti e delle letture.
Fu un maestro esigente, pignolo talvolta in modo ossessivo, dotato del carisma di un vero capo e in qualche modo di un autentico profeta.
Aveva la convinzione, per niente banale, che l’ospedale in un territorio periferico come Nuoro, può rappresentare una risorsa straordinaria di intelligenze e di cultura,una concentrazione di professionisti senza eguale, capace di imprimere un segno forte alla comunità, di orientarne la direzione di senso,di esserne, se consapevole, una fonte primaria di sviluppo.
Non fu sempre compreso.
Non potrei non ricordare il suo amore per i libri.
Nanni Bonu spendeva tutti i suoi risparmi in libri e riviste:lo ricordo al ritorno dai suoi viaggi con una enorme sacca di libri acquistati in ogni parte del mondo,desideroso di metterli a disposizione di tutti noi, di mostrarceli con l’orgoglio di un padre. La sua biblioteca era imponente:credo che pochi direttori di clinica abbiano posseduto una collezione così ricca di riviste e testi scientifici di ogni disciplina.
In ospedale non esisteva una biblioteca. Convinse gli amministratori a finanziarla e la costruì, letteralmente, con le sue mani,inseguendo i colleghi dei vari reparti per avere  l’elenco di testi e riviste,attrezzando i locali al primo piano dell’ospedale, coinvolgendo la moglie ad aprire i colli dei libri e sistemarli negli scaffali.
Quella biblioteca,che ora è finita in una via periferica della città e dovrebbe invece tornare nella sua sede naturale, dovrebbe portare il nome di chi ne è stato artefice.
Nanni Bonu non fu solo un grande clinico e uno straordinario maestro di dermatologia.
Fu un intellettuale a tutto tondo,animato da una curiosità insaziabile, uno studioso vorace di tutte le scienze umane,un osservatore appassionato della natura,un amico indimenticabile di cui sentiamo forte la mancanza.

PRIVACY POLICY