Confido in Prodi, staff leasing poco usato

Il Sole 24 Ore, 25 Novembre 2007

 

“Sul Ddl Welfare bisogna tenere la bussola La commissione Lavoro ha introdotto modifiche e non stravolgimenti al Protocollo sottoscritto dalle parti sociali. Confido nella capacità del premier Romano Prodi di trovare una mediazione equilibrata che metterà d’accordo la maggioranza».
Sono ore burrascose per il Governo, alla ricerca di un compromesso sul testo da blindare alla Camera, ma il capo- gruppo del Pd, Antonello Soro, è convinto che si troverà una soluzione, anche se non si sbilancia su quale versione del testo verrà posta la fiducia Esclude, però, che il Ddl possa essere trasferito inun maxiemendamento alla Finanziaria”.

Che giudizio dà sul testo della Commissione lavoro, criticato da parti sociali, e dentro la maggioranza dai diniani e dal Prc?
Sul testo ci sono stati molti commenti sopra le righe, non bisogna dare battaglia sui dettagli, ma guardare al provvedimento nelle sue complessità, come una combinazione tra elementi di flessibilità e contrasto alla precarietà, accompagnate da misure previdenziali per superare lo scalone della legge Maroni. Il testo non costa un euro in più, ed è migliorativo dell’accordo con le parti sociali che nella sostanza è confermato. Le modifiche sono apprezzate anche dalle associazioni datoriali che non hanno firmato il Protocollo e che farebbero bene a farlo. Mi riferisco agli artigiani, al commercio e al turismo che con le modifiche all’apprendistato e le deroghe job on call hanno tutto da guadagnarci.

Chi quel Protocollo lo ha firmato, Confindustria e i sindacati, contesta le modifiche sul mercato del lavoro, non previste nel documento sottoscritto.
Le modifiche incidono minimamente sulla portata del Ddl che è ben più ampia. Si da la facoltà alle imprese di prpovare un lavoratore per 36 mesi con un contratto a tempo determinato, eppoi o lo assume o gli può dare una seconda chance, che però non può durare all’infinito. L’abolizione dello staff leasing non ha particolari conseguenze, riguarda solo poche decine di casi.

Tuttavia sugli usuranti, senza il vincolo delle 80 notti per il lavoro notturno rischia di aumentare il numero dei beneficiari del pensionamento anticipato, con un incremento dei costi.
No, perchè nella delega il Governo con le parti sociali dovrà aggiornare la definizione dei lavori usuranti, con un vincolo ineludibile rappresentato dalle risorse assegnate.

Non crede che aldilà del merito dei problemi vi sia anche un problema di metodo?
Certo, va innovato il meccanismo della concertazione, perchè il Patto tra Governo e parti sociali impegna un terreno di attività legislativa che non è proprio dell’Esecutivo. Con l’attuale meccanismo, l’alternativa è tra la messa in discussione del Protocollo o del dettato costituzionale, non consentendo alle Camere di svolgere fino in fondo il proprio ruolo. Per evitare ciò, in futuro bisognerà cambiare la procedura, con il Parlamento che fissa i paletti e delega il Governo a negoziare. Il Protocollo diventa così il punto finale e non iniziale del percorso, e chi lo sottoscrive sa di firmare un testo inemendabile.

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